Di quante immagini e sensazioni ci nutriamo durante un massaggio. Sia per me che lo offro, sia per chi lo riceve.
Da lì ti accorgi della totale non necessità delle parole, soprattutto quando il corpo nudo di chi riceve entra in un movimento capace di raccontarsi, nel suo qui ed ora. Farsi muovere e agire nel movimento che libera le parti di noi che vogliono esprimersi nel pentagramma del piacere.
Piacere come fuoco o come acqua che scorre? Sono partecipe o solo ricettivo? Dove si manifesta?
Tocco con le mani aperte la fascia di reni e il sacro per attivare il fuoco del primo chakra, per poi estenderlo ad ogni parte del corpo disponibile all’espansione e all’accoglienza. Appoggio. Muovo immagini con i disegni dei corpi che s’incontrano. Si attiva una chimica che agisce nella direzione di un movimento Unico di cui ognuno ne manifesta una parte. Tocco con le mani che sorgono dalla pancia e dal cuore, libero di esprimere, sia nell’offrire che nel ricevere, il piacere di avvolgere con il mio corpo e di farmi avvolgere e coinvolgere. E quando la mente trattiene raggiungo i piedi e lì richiamo l’attenzione per allontanarci da quei processi del mentale che giudicando ci impediscono di Essere.
Amo questo contatto, questo sentire che vuole esplorare con stimoli diversi, più intensi o più dolci, più provocatori o più tranquillizzanti.
Muoversi sulla pelle con l’olio che sostiene lo scorrere delle sensazione in un flusso continuo e senza interruzioni di sosta, solo fermate. Fermate in quelle stazioni del corpo che convogliano il piacere da più direzioni.
Forse è il caso che tu venga a provarlo…. a due o a quattro mani!
Luca